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2020
Il coronavirus può attaccare anche il cuore, causando una miocardite. Le segnalazioni arrivano da diversi ospedali in tutto il mondo.
In alcuni casi l’elettrocardiogramma mostra segni suggestivi di infarto o comunque un evento cardiaco, con alti livelli di troponina. Nessuna polmonite da Covid-19, come ci si aspetterebbe. La coronografia mostra coronarie sane. La risonanza magnetica in questi casi può essere risolutiva per la diagnosi: miocardite acuta, un’infiammazione del muscolo cardiaco. Il tampone rino-faringeo risulterà positiva per SARS-CoV-2 responsabile della malattia Covid-19.
È in attesa di revisione uno studio a Wuhan (con una casistica di oltre 2.000 pazienti) sul valore diagnostico della troponina. enzima di natura proteica, il cui valore aumenta durante danno miocardico, conseguente a ischemia, infarto, miocardite o altro. Non sappiamo perché in alcuni la risposta infiammatoria finisce a livello cardiaco e non polmonare. Possibile che entrino in gioco caratteristiche della persona e non del virus?
Il danno cardiaco causato dalla gravissima condizione innescata dal virus è riportato nel 10% dei casi. Altri studi parlano del 27%. In genere sono i pazienti più gravi che subiscono un danno cardiaco. Nella malattia c’è una fase di infezione, direttamente mediata dal virus, dell’albero respiratorio e poi c’è una risposta inappropriata o esagerata del sistema immunitario che contribuisce al danno polmonare di cui il virus non è direttamente responsabile. Nei casi più gravi però il danno è multiorgano: coinvolge reni, cuore e il sistema della coagulazione. È possibile che alcuni pazienti con coronavirus sviluppino problemi cardiaci a seguito di infezioni ai polmoni.
Su Jama Cardiology è stato pubblicato uno studio condotto a Wuhan, in Cina. Lo studio, condotto dal dottor Zhibing Lu presso l’ospedale Zhongnan dell’Università di Wuhan, ha scoperto che il 20% dei pazienti ricoverati per Covid-19 ha sofferto di danni cardiaci. Molti di loro non avevano alcuna patologia cardiologica pregressa ma gli elettrocardiogrammi di questi pazienti erano anomali e il rischio di morte per loro era di quattro volte maggiore rispetto a chi non aveva accusato complicanze cardiache. Una ricerca dell’Università del Texas segnala che Sars-CoV-2 potrebbe determinare danni permanenti al cuore: più a rischio sono i pazienti con patologie cardiovascolari pregresse, ma anche persone con un cuore sano possono rischiare complicazioni gravi.
La miocardite può essere causata dal virus stesso o dalla risposta immunitaria e infiammatoria del corpo al virus e i pazienti infetti che soffrono di miocardite non hanno necessariamente una carica virale più alta rispetto a chi non sviluppa questa problematica. È possibile che la miocardite derivi da un sistema immunitario fuori controllo quando si cerca di combattere il coronavirus con citochine, che possono infiammare e danneggiare sia cuore sia polmoni.