Tali patologie sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita (fumo, abuso di alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.
Ancora oggi è opinione diffusa che le malattie cardiovascolari riguardino maggiormente gli uomini, invece si presentano anche nelle donne solo con un ritardo di 10 anni rispetto agli uomini. Fino alla menopausa le donne sono protette dagli ormoni, in seguito, però, vengono colpite più degli uomini da eventi cardiovascolari, che spesso risultano essere anche più gravi e che si manifestano con un quadro clinico meno evidente, spesso con mancanza di dolore o localizzato in altra sede.
Secondo i dati ISTAT le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, sia negli uomini che nelle donne. Al primo posto l’infarto cardiaco (75.098 casi), seguono le malattie cerebrovascolari (61.255) ed altre malattie cardiache (28.050).
È importante adottare stili di vita sani, come una corretta alimentazione e una regolare attività fisica.
Un limitato consumo di sale (5 g al giorno) associato a una dieta ricca di frutta e verdura, legumi, di alimenti a basso contenuto di grassi animali, come pesce, pollame, con scarsa quantità di carni rosse, formaggi e insaccati, dolci e bevande zuccherine, contribuisce a ridurre la pressione arteriosa a mantenere livelli di colesterolemia ottimali.
Praticare una regolare attività fisica (fare sport, ma soprattutto camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno, salire le scale, ballare, preferire i mezzi pubblici e qualsiasi attività che richieda movimento), non fumare ed evitare l’abuso di alcol contribuiscono a ridurre il rischio.
Alcuni degli argomenti trattati speriamo possano servire a rinoscere alcuni segnali che il cuore ci invia, così da prevenire l'insorgenza di alcune della principali patologie cardio-vascolari e adottare buone norme di comportamento.